Il Taranto esce sconfitto dalla trasferta di Nardò. Immeritato il 3-2 finale che non rispecchia quanto visto in campo, soprattutto per il primo tempo disputato dai rossoblù. Succede tutto nella ripresa. Pettinicchio sceglie il 4-4-2 iniziale poi, dopo il secondo vantaggio del Nardò, passa al 3-4-3 per tentare la rimonta.
Lutto al braccio per il Taranto: la società del presidente Elisabetta Zelatore ha voluto ricordare la tragica morte del giovane operaio Ilva, Francesco Zaccaria, causata dalla terribile tromba d’aria che mercoledì scorso ha colpito con la sua furia la zona industriale di Taranto fino al comune di Statte.
Sul green del “Giovanni Paolo II” di Nardò il Taranto gioca un discreto primo tempo. Vicedomini prende per mano la squadra che, dopo un paio di tentativi in apertura dei granata, comincia a macinare gioco con la sicurezza vista nelle ultime settimane. Al 13’Stigliano ruba palla a centrocampo e guida il contropiede: poi serve Curri che, al momento del tiro, viene stoppato da Taurino in corner. L’occasione migliore arriva al 35’: Papa serve Cordua in area, la botta del capitano rossoblù è respinta da Mirarco. Stigliano è lì ma in fuorigioco.
Non c’è traccia del Nardò. I padroni di casa, a sorpresa, passano in vantaggio al 3’ della ripresa. È Antico a realizzare la rete per i granata sugli sviluppi di una punizione. Il Taranto non si smarrisce e reagisce. Al 12’ squillo dalla distanza di Vicedomini, ma è Mignogna, due minuti più tardi, a trovare il sinistro vincente per il gol del pari. La partita viene sospesa per disordini sugli spalti. Al 27’passa di nuovo il Nardò con Vetrugno: il difensore è libero di colpire di testa nel cuore dell’area di rigore. Al terzo degli otto minuti di recupero concessi dall’arbitro Giuliani, Corvino mette in rete il 3-1. Prete viene espulso per fallo di reazione. Al 53’ Vicedomini realizza il 3-2 ma è troppo tardi.
Queste le dichiarazioni dei protagonisti:
Giacomo Pettinicchio: «C’è stata una guerra sugli spalti, a fine gara e durante la gara stessa. Mi dispiace perché non va bene. C’è qualche imbecille che ancora continua a giocare sui campi pugliesi e non: forse sarebbe il caso di fermarli. Il primo tempo è stato da squadra di categoria superiore: purtroppo non abbiamo. Nella ripresa hanno trovato i gol su due palle inattive, il risulatato ci sta stretto, non meritavamo di perdere. Oggi mancavano giocatori importanti come Prosperi, Fumai, Biondo, Molinari. La squadra ha risposto, non si è abbattuta».
Carlo Vicedomini: «È stata una battaglia. Non è il calcio che piace alla gente, è uno schifo vero e proprio. Ho chiesto all’arbitro di fermarci perché in tribuna c’erano le nostre famiglie: mai vista una cosa del genere. Mi auguro che qualcuno prenda provvedimenti per quanto si è visto in campo: l’ho detto anche a Vetrugno che conosco da dieci anni. Abbiamo fatto una buona partita, dobbiamo continuare su questa strada e magari essere più concreti. Il gol e la prestazione mi danno coraggio, sto tornando ai miei livelli. Nello spogliatoio ho detto ai miei compagni che dovevamo vincere. C’è un altro spirito, la squadra reagisce: i gol subiti arrivano su errori che dobbiamo correggere col mister. Siamo una squadra giovane e ci può stare».
Raffaele Rosato: «Il primo tempo abbiamo giocato bene e meritavamo il vantaggio. Nella ripresa hanno fatto gol su palla inattiva perché hanno maggiore esperienza, poi sono successe cose bruttissime».
Francesco Terrenzio: «Buon primo tempo. Poi loro l’hanno buttata sulla rissa. Abbiamo perso contro una squadra inferiore alla nostra. Abbiamo commesso due errori sulle palle inattive, dobbiamo migliorare».
Tabellino:
Nardò - Taranto 3-2
Nardò: Mirarco, Taurino, Pasca, Difino, Antico, Vetrugno, Montenegro, Giordano, Bagnoli (51’ De Razza), Corvino (94’ Febbraro), Majella All. Renna
Taranto: Maraglino, Rosato, Prete, Terrenzio, Brancato (75’ Bongermino), Papa, Vicedomini, Cordua, Curri (65’Faccini), Stigliano (83’ Battista), Mignogna All. Pettinicchio
Marcatori: 3' st Antico, 14' st Mignogna, 27' st Vetrugno, 48' st Corvino, 53' st Vicedomini.
Ammoniti: Taurino, Pasca, Antico, Vetrugno, Corvino, Majella, De Razza, Vicedomini, Papa, Mignogna.
Espulsi: Prete
Arbitro: Manuel Giuliani di Teramo
Assistenti: Ulisse di Vasto e Miccoli di Lanciano
Recupero: p.t. /, s.t. 8’.