E' stato il direttore sportivo del Taranto FC Francesco Montervino ad incontrare gli organi d'informazione, presso la sala stampa dello stadio Erasmo Iacovone, prima del match di Coppa Italia Serie D contro il Gallipoli (valevole per il 2°turno) in programma mercoledì 28 ottobre alle ore 14.30. Il ds ionico ha risposto alle domande dei giornalisti toccando diverse tematiche.
"Siamo contro la violenza e condanniamo i deplorevoli fatti accaduti al rientro della squadra da Torre del Greco. Chiedo scusa ai calciatori che dovrebbero essere di una città intera e rappresentare i nostri colori. Da dirigente, probabilmente, potevo fare qualcosa in più per evitare ciò che è successo. Tutti aspettano da questa squadra sempre prestazioni eccezionali e ciò, alle volte, diventa quasi un accanimento. Dimenticando che il Taranto è dalla stagione 1989-1990, escludendo l'ultima partita, che non aveva una media punti così alta. Si dimenticano i numeri da primato e si ricerca sempre qualcosa di più. Succede, così, che alla prima sconfitta la reazione è spropositata. Se la città continua a reagire in questo modo la responsabilità è un po' di tutti. L'esasperazione alla vittoria non deve portare alla violenza.
La squadra è ancora più unita e compatta. Sono convinto che il Taranto è la squadra più forte del campionato. Ringrazio pubblicamente il Presidente Elisabetta Zelatore che ha sempre difeso e sostenuto le mie scelte dandomi ampia scelta. I risultati rispetto lo scorso anno danno ragione all'attuale squadra capace di collezionare sette punti in più. Ma come è possibile "massacrare" una squadra molto giovane che ha conquistato 20 punti? L'obiettivo è far portare in alto i colori del Taranto, non le critiche distruttive. Stiamo lavorando con tanto impegno per vincere il campionato. Dare giudizi affrettati dopo 20 punti su 8 partite, con una squadra costruita in 15 giorni, è sbagliato. Per il futuro di questa Società bisogna condividere scelte ponderate: troppo facile portare a Taranto i grandi nomi per poi ritrovarsi in difficoltà d'iscrizione l'anno successivo. Serve una squadra che punta a vincere e che soprattutto duri nel tempo.
A Torre del Greco abbiamo commesso degli errori e lo sappiamo, ma la squadra per 70 minuti ha imposto il proprio gioco. Ora ho solo voglia di dimenticare il risultato ed i giorni successivi.
Abbiamo alla guida tecnica del Taranto un allenatore ed uno staff di tarantini veri che lavorano in grande sintonia e che possono contare sul direttore sportivo per qualsiasi tipo di consiglio. Reputo questo staff il migliore in assoluto.
Bisogna cercare di mettere i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio durante le partite. Aiutarli per arrivare al migliore momento di forma psicofisico. Invece c'è uno stress attorno al Taranto incomprensibile. Bisogna rispettare l'impegno di tanta gente che lavora per il Taranto come uno stacanovista.
Non farò mai un appello ai tifosi: chi vuole starci vicino è il benvenuto. Credo, però, che questa squadra deve essere aiutata.
Ci sono dei giovani che stanno facendo molto bene. Pizzaleo, classe '97, sta meritando di giocare titolare nonostante la sana competizione con i colleghi ricercatissimi come Pardo e Giordano. Anche Guardiglio sta giocando bene e può essere utile in diverse soluzioni tattiche. C'è qualche singolo che non sta mantenendo le aspettative, ma c'è il tempo per migliorare e mantenere alte le prestazioni di ragazzi dalla estrema serietà. E' sbagliato scartare o bocciare un giocatore dopo una prova non brillante.
E' un campionato diviso in due parti con 6 squadre sullo stesso livello che possono ambire alla vittoria del campionato e altri club inferiori tecnicamente rispetto alle avversarie dello scorso anno.
La prossima partita di campionato contro il Nardò arriva nel momento giusto. I calciatori possono solo caricarsi e concentrarsi al meglio.