"C'è una relazione di causa-effetto tra emissioni industriali e danno sanitario": è questa la sintesi della presentazione che c'è stata a Bari presso il Dipartimento Salute della Regione Puglia dello Studio Epidemiologico sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla popolazione residente a Taranto. Sintesi del Rapporto:

  • +24% Ricoveri per malattie respiratorio dei bambini residenti nel quartiere Tamburi , +26% quartiere Paolo VI;
  • l’esposizione alle polveri industriali è responsabile di un +4% di mortalità, in particolare +5% di mortalità per tumore polmonare;
  • +10% per infarto del miocardio;
  • Per effetto dell’SO2 (anidride solforosa) industriale:
  • +9% mortalità, in particolare +17% mortalità per tumore polmonare, +29% per infarto del miocardio;
  • Entrambi gli inquinanti sono responsabili di nuovi casi di tumore del polmone tra i residente (+29% LE POVERI E +42% L’SO2)
Nell’ambito delle attività della Regione Puglia, è stata promossa una valutazione epidemiologica dello stato di salute delle persone residenti nei Comuni di Taranto, Massafra e Statte che ha visto la collaborazione del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, della ASL di Taranto, di ARPA Puglia e di AReS Puglia. L’area è da anni oggetto di attenzione per le possibili ripercussioni sulla salute della popolazione delle emissioni ambientali derivanti dagli impianti industriali presenti, in particolare dell’impianto siderurgico ILVA. Tale possibile danno sulla salute è stato valutato considerando l’insorgenza di patologie, ovvero il loro aggravamento tale da comportare un ricovero ospedaliero o, addirittura, il decesso. In questo studio sono stati valutati gli effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali sulla mortalità/morbosità della popolazione residente utilizzando il disegno epidemiologico della coorte residenziale (la coorte, in epidemiologia, indica un insieme di individui di una popolazione predefinita, caratterizzati dall'aver sperimentato uno stesso condizione in un periodo definito e seguiti nel tempo).   In sintesi, l’indagine epidemiologica conferma i risultati degli studi precedenti rafforzandone le conclusioni, estende l’ambito di osservazione a diversi esiti sanitari, e considera diversi aspetti metodologici. La lettura dei risultati, anche alla luce della letteratura più recente sugli effetti nocivi dell’inquinamento ambientale di origine industriale, depone a favore dell’esistenza di una relazione di causa-effetto tra emissioni industriali e danno sanitario nell’area di Taranto. La latenza temporale tra esposizione ed esiti sanitari appare breve, ad indicare la possibilità di un guadagno sanitario immediato a seguito di interventi di prevenzione ambientale. Lo studio è stato possibile grazie al grande sforzo delle istituzioni collaboranti e alla qualità nella raccolta e disponibilità di dati ambientali e sanitari.
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