La tifoseria e i supporter del Taranto sono meglio e ben altro e la squalifica dello Stadio Iacovone, comminata dal Giudice Sportivo per la partita in casa del prossimo 11 gennaio, non fa altro che colpire la società, ma anche tutti i sostenitori della squadra che negli anni sono cresciuti, maturati e non perdono occasione per dimostrare grande sensibilità e attenzione verso le leggi e le regole della buona e corretta convivenza civile. Questa penalizzazione è spropositata e purtroppo contribuisce a creare sfiducia anche in tutti coloro che negli anni hanno lavorato attorno al sodalizio rossoblù, nel tentativo di creare un clima nuovo, non violento e di grande responsabilità.

Commenta così la squalifica del campo impartita dal giudice sportivo per il lancio di petardi in campo avvenuto nella partita contro il Real Metapontino, il Presidente del Taranto F.C. 1927, Fabrizio Nardoni.

Credo che il clima di repressione che questa squalifica introduce rischia di ingenerare nuovamente il circolo vizioso di cattivi pregiudizi su una tifoseria che non assomiglia neanche lontanamente al manipolo di scalmanati che potrebbe giustificare una così dura reazione – dice Nardoni – e mi ritrovo a pensare con amarezza alle parole che non più di un mese fa rivolsi alle prefetture di mezza Italia chiedendo agli organi istituzionali competenti di ricredersi su una nomea, ormai superata e inesistente, che continua ad accompagnare il Taranto e la sua tifoseria come un marchio di infamia, tanto da impedire la presenza dei tifosi rossoblù in trasferta.

Mi ribello a tale pregiudizio – continua il presidente del Taranto – e malgrado continuo a condannare gesti di intemperanza che possano mettere a rischio l’incolumità delle persone, considero questa squalifica come una penalizzazione che la società e soprattutto la stragrande maggioranza dei tifosi non merita di ricevere. Una lettera scarlatta che intendo strappare dal petto del Taranto Calcio anche al fine di pretendere maggiore rispetto e considerazione nei confronti di chi, come molti dei tifosi rossoblù, non hai mai smesso, anche nei momenti più difficili della squadra, di mantenere vivo il fuoco della passione e dell’appartenenza a quei colori.

Abbiamo già preparato il ricorso – dice infine Fabrizio Nardoni – e faremo di tutti per poter disputare la partita con il Manfredonia nello scenario di festa che il Taranto F.C. 1927 e tutti i tifosi meritano di avere.

Borsino 31.12
A Ginosa un pomeriggio tra sport e beneficenza